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In questa pagina web troverete tutte le novità relative alla prevenzione e alla cura delle patologie che riguardano il cavo orale. Il nostro studio dentistico è sempre al passo con i tempi ed è in grado di proporvi sempre le cure più innovative. Competenza, altissima specializzazione e formazione continua sono i nostri valori guida.

Siamo infatti in grado di proporvi trattamenti all'avanguardia nel campo dell'igiene, della prevenzione, della chirurgia orale, degli impianti protesici, dell'estetica dentale, della pedodonzia e di tutti gli altri ambiti odontoiatrici di cui ci occupiamo. Contattateci per ulteriori informazioni.

 

 

Un impianto protesizzato vuol dire subire una chirurgia per inserire nel tuo osso una vite che una volta integrata diventa permanentemente solidarizzata, inglobata e su questa poi viene applicato un dente, il tuo dente. Ora non stiamo parlando di qualcosa che indossi per qualche ora, di un vestito che puoi cambiare se non ti piace, qualcosa di temporaneo, STIAMO PARLANDO DI QUALCOSA DI PERMANENTEMENTE FISSATO nella tua bocca e che dovrebbe essere fatto con il massimo dello scrupolo e mantenuto nel miglior modo possibile da colui a cui è stato fatto; una collaborazione strettissima clinico/paziente…

 
  Impianto inserito a "metà strada" e conseguente "candelabro"…  
     
Impianto inserito a "metà strada" e conseguente "candelabro"…

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La foto qui a fianco è stata scansionata da una rivista a tiratura Nazionale molto conosciuta... E' la prima pagina di un articolo che mette in evidenza un trend molto diffuso ai nostri giorni, la ricerca del preventivo Online per ottenere il prezzo più conveniente. Il preventivo Online è possibile farlo ormai per qualsiasi cosa, si possono confrontare i prezzi ad esempio per ridipingere casa, per mettere a posto il giardino e anche per fare una otturazione dal dentista, unica cosa che ancora non si trova sono i preventivi per "accappararsi" le prestazioni cardiochirurgiche più convenienti... e forse qui solo perché queste vengono fornite dalla Sanità Pubblica...

Sul Web i siti che comparano tutto e di più ormai non si contano, qualcuno fatto bene, qualcuno meno... Il problema dove sta allora vi direte ognuno si mette in gioco e vinca il più bravo?

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"Il tuo dentista prende ancora le impronte della bocca con quella fastidiosa pasta che fa vomitare?" (Impronta digitale versus impronta tradizionale)

 impronta digitale e analogica

 

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Sonda parodontale  

La sonda parodontale è uno strumento fondamentale per fare diagnosi di malattia parodontale; basterebbe l’utilizzo di questo costosissimo, indaginoso e complicatissimo strumento prodotto nelle lontane terre “marziane” e che arriva sul nostro Pianeta Terra dopo un lunghissimo e complicatissimo viaggio a fare diagnosi di presenza o assenza di malattia parodontale in prima istanza e senza bisogno della “sofisticata anatomia grigia” che si ottiene con l’esecuzione di indagini radiologiche.

Che sia questo il motivo perché è poco usata? Perché costa tanto, perché è complicata da usare? Perché essendo prodotta su Marte bisogna aspettare tanto per averla una volta ordinata?

Ovviamente niente di tutto questo!! La sonda parodontale è uno strumento che viene prodotto sul Pianeta Terra, non serve una tecnologia fantascientifica per produrlo né per trasportarlo e tantomeno non serve avere conoscenze sulla teoria della relatività o di fisica quantistica per poterlo usare. Come si può capire dal nome serve a fare delle misure che consentono di rilevare l’eventuale perdita o meno di tessuto osseo e quindi la presenza o meno di malattia parodontale e nel caso della sua gravità!

Leggi tutto: La Sonda Parodontale viene da Marte

Il problema estetico in questo caso è dato dalla frattura completa dell'incisivo centrale di sinistra e dall'estensione dell'usura cervicale dell'incisivo laterale e del canino sempre di sinistra; nel versante palatale di tutti e tre i denti inoltre era evidente l'usura di tipo traumatico causata da continuo bruxismo.

La paziente era interessata solo ed esclusivamente a trattare i tre elementi con le problematiche più evidenti non voleva nella maniera più assoluta affrontare trattamenti più complessi.

Il challenge in questo caso è stato riprodurre dei denti che fossero il più possibile simili agli adiacenti. L'estetica in questo caso è stata non far vedere il nostro intervento, le nostre tre corone non si dovevano notare...

  Sorriso non estetico, frattura incisivo centrale di sinistra, estesa usura cervicale laterale e canino sempre di sinistra…  
     
Sorriso non estetico, frattura incisivo centrale di sinistra, estesa usura cervicale laterale e canino sempre di sinistra…

 

Leggi tutto: Quando l'estetica è non far vedere il nostro intervento

 

Quello che leggerete sotto è una situazione non capitata al sottoscritto ma ad un collega che poi ha raccontato inserendola in un gruppo di discussione chiuso di dentisti e che non ha quindi la giusta visibilità che a mio giudizio dovrebbe avere.

Il racconto del collega inizia così:

""Volevo mettervi a parte di una surreale discussione da me sostenuta qualche giorno fa… Arriva questo paziente nel mio studio… Si siede sulla poltrona, con aria visibilmente scocciata: "buongiorno, mi spieghi il suo probema."faccio io;" senta, mi ripari la protesi il più velocemente possibile che tanto io il mese prossimo vado in Romania a farmi fare gli impianti che voi dentisti italiani siete tutti dei ladri!" mi fa lui. - sgrano gli occhi -

Riesco a trattenermi e a non rispondere a tanta maleducazione e aggressività e vado avanti con la visita, "certo, mi faccia vedere..."

Leggi tutto: “Dentisti italiani siete tutti dei ….…” Succede anche questo …..

Frequentemente mi trovo di fronte a denti che sono stati trattati in più riprese dove è il materiale da otturazione a farla da padrone e che necessitano di essere ripresi in mano perché le otturazioni si sono infiltrate o perché usurate o tutte e due le cose.

In questi casi ci si scontra sempre tra quello che si propone e quello che il paziente ti chiede di fare.

 
Quando fare un intarsio diventa imperativo rispetto alla tradizionale otturazione

 

Leggi tutto: Quando fare un intarsio diventa imperativo rispetto alla tradizionale otturazione in composito

Le foto utilizzate nelle campagne pubblicitarie martellanti, ideate dai cosiddetti guru della comunicazione sono ovviamente indirizzate a convincere i consumatori verso l'acquisto di un prodotto invece che un altro; nel settore dentale il consumatore però è un paziente ed è qui che sta il problema.
Il paziente non dovrebbe essere considerato e trattato alla stregua di un consumatore che deve acquistare un bene; il paziente è una persona che deve scegliere il dentista sulla base della qualità dei trattamenti, sulla capacità del professionista di fare diagnosi, di proporre soluzioni e qui purtroppo casca l'asino, la scelta non si fa più su questi criteri ma su altri, la dimostrazione è l'esplosione dei corsi di marketing odontoiatrico.
E' praticamente impossibile per un paziente, che non sia del "settore", capire la qualità di un trattamento eseguito o la necessità di un trattamento proposto invece di un altro e quindi di fare una scelta obbiettiva, consapevole.

Leggi tutto: Considerazioni analizzando una foto pubblicitaria

Paziente nuovo, non ti conosce, in studio per la prima volta per una visita di routine, non ha problemi particolari o meglio pensa di non aver problemi particolari... Tu però individui un problema... un ponte presenta una corona pilastro parzialmente o completamente scementata… MA IL PONTE NON SI MUOVE, I DENTI NON FANNO MALE !!!

 
Vecchia protesi metallo ceramica con pilatro distale (ultimo dente) scementato e mai trattato e adesso arrivato al capolinea (ascesso)… 

Leggi tutto: Perchè se vi dico che se una corona di un ponte è scementata dovete lasciarmi intervenire…

La risposta è piuttosto semplice : NO. NO nella maniera più assoluta e soprattutto nelle situazioni cliniche complicate. Le radiografie tradizionali (ortopantomografia, endorali etc) sono rappresentazioni bidimensionali di una realtà clinica (bocca del paziente) che è tridimensionale e già questo è sufficiente per mettere in chiaro la cosa; eventuali presenze poi di manufatti protesici in bocca possono creare tutta una serie di schermature e artifici che impediscono al clinico di poter riscontrare problemi magari apparenti alla osservazione diretta. Semplificando l'anatomia grigia (le radiografie) non può prescindere dall'anatomia rosa (visita clinica del paziente). Facciamo un paio di esempi: un elemento di ponte che si è scementato in assenza di una evidente carie non potrà mai essere evidenziato da una semplice lastra; in una radiografia la malattia parodontale (piorrea) può sembrare molto più grave o molto meno grave di quello che è in realtà.

Leggi tutto: E' possibile fare un piano di trattamento semplicemente guardando una radiografia?

In questi tempi strani molto strani …e mi fermo qua …. parlare o semplicemente proporre soluzioni che non siano tecnologicamente all'avanguardia si rischia di fare la figura del "Vintage" del "Giurassico", orde di furbacchioni "up to date" sono pronti a massacrarti…. Attenzione che non sempre "nuovo" è bello come "vecchio" è brutto! Vi sono delle situazioni dove va bene un approccio altre dove va meglio un altro e bisogna saper scegliere a seconda dei casi.
Non sapete quante volte quando sdraiato su quella poltrona c'è un collega la prima richiesta che ti fa è proprio con l'occhio strizzato verso la tradizione…
Ecco perché faccio vedere un caso dove invece di materiali più innovativi, recenti come lo zirconio o il disilicato di litio (per intenderci strutture tutte bianche) ho optato per una tradizionale metallo ceramica (strutture tutte scure).Come potrete vedere si possono ottenere buoni risultati sempre e comunque a patto di prenderci tutto il tempo necessario per fare le cose step by step seguendo un ordine preciso e codificato.

 

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Leggi tutto: Anche la tradizione ha il suo perché se ci prendiamo il tempo per fare le cose

In questi tempi, tempi di marketing sfrenato spesso si vedono in televisione o si leggono sulle riviste pubblicità di trattamenti che prevedono estrazioni multiple e riabilitazioni su impianti nella stessa giornata. Le tecniche chirurgiche di oggi, l’evoluzione della tecnologia dei materiali implantari e protesici consentono questo tipo di trattamenti ma il problema non è se sia possibile o non eseguire questo tipo di trattamenti il problema è se venga utilizzato questo tipo di soluzioni quando non è proprio più possibile trattare il paziente tentando di recuperare gli elementi dentali; non si discute più con il paziente per salvare gli elementi dentali (ove possibile) ma sul numero di impianti e sulla velocità dei trattamenti da eseguire in poche parole non si fanno più trattamenti. Proporre ad un paziente un trattamento piuttosto lungo (se si tratta di malattia parodontale) o a prognosi incerta (se si tratta di elementi particolarmente distrutti da processi cariosi) di questi tempi viene spesso percepito più come tentativo di procurarsi un vitalizio da parte del dentista che di provare a curare il paziente per salvargli i denti.
Da qui la necessità di far capire l’importanza degli elementi dentali e lo sforzo che si dovrebbe fare per mantenerli il più a lungo possibile in bocca. Spesso si sente di pazienti a cui sono stati estratti denti e sostituiti con impianti con la chimera che i secondi sono “eterni” e che non si cariano mai ! E’ vero che non si cariano mai ma sul fatto che sono eterni eufemisticamente si potrebbe discutere, chi è eterno?

Leggi tutto: Perchè si devono salvare i denti

Altra cosa estremamente difficile da far capire ad un paziente che non ha male, mastica tranquillamente e non ha problemi di estetica dentale o perché ci troviamo in un settore posteriore oppure perché proprio gli interessa meno di zero, CHE HA UNA PROTESI CON I MARGINI DI CHIUSURA ASSOLUTAMENTE IMPRECISI.

Radiografia di ponte con i classici margini di chiusura inesistenti a sombrero… 
Radiografia di ponte con i classici margini di chiusura inesistenti a sombrero… 

Leggi tutto: Perchè se vi dico che se una protesi ha i margini sovracontornati dovete lasciarmi intervenire...

La malattia parodontale salvo fatte alcune eccezioni è una infezione cronica che ha come risultante finale se non trattata la perdita degli elementi dentari.

La Piorrea, così viene chiamata comunemente, altro non è che la progressiva perdita di osso di supporto attorno alla radice del dente che diventa sempre più mobile fino a cadere negli stadi terminali della malattia.
Purtroppo proprio per la sua cronicità e quindi per il suo lento sviluppo il paziente raramente ne ha la percezione e molto spesso si trova a dover affrontare la realtà quando la situazione è ormai avanzata.

Grave parodontopatia, la perdita di osso è irreversibile e gli elementi dentali non trattabili devono essere estratti... 
Grave parodontopatia, la perdita di osso è irreversibile e gli elementi dentali non trattabili devono essere estratti...   Grave parodontopatia, la perdita di osso è irreversibile e gli elementi dentali non trattabili devono essere estratti...   Grave parodontopatia, la perdita di osso è irreversibile e gli elementi dentali non trattabili devono essere estratti...

 

Leggi tutto: La piorrea

Estrai un dente che non può più essere trattato e una volta che lo hai in mano lo guardi, osservi la qualità della corona eseguita e lì incomincia la frustrazione che ti porta a dire inevitabilmente che ogni "mestiere è orbo". 

Premolare estratto perchè non più trattabile… 
Premolare estratto perchè non più trattabile…

Leggi tutto: La speranza è l'ultima a morire (analisi di una corona singola)

Laser03  
Tra virgolette, ed evidenziato in colore blu, il testo di una delle tante pubblicità che si possono trovare sull’argomento che riguarda il laser e il trattamento della malattia parodontale:

"Il laser è uno strumento che negli ultimi anni ha grandemente migliorato l'approccio del dentista alle malattie della bocca soprattutto grazie alla minor invasività e maggior comfort per il paziente al quale viene procurato meno stress. 

La piorrea assieme alle altre malattie delle gengive e dell'osso di supporto dei denti sono la principale causa di perdita dei denti, più della carie. La causa principale è il tartaro e i batteri in esso contenuti che causano un'infiammazione cronica dei tessuti di sostegno dei denti con conseguente retrazione degli stessi. E' un processo a-sintomatico che perciò procede senza che il paziente se ne accorga o sia abituato ai sintomi, dandoli per "normali": sanguinamento delle gengive, alito cattivo, rossore, gonfiore.

Leggi tutto: Il laser per curare piorrea e malattie parodontali. Realtà o mito?

 

La forma a uovo dovrebbe essere un passaggio fondamentale in protesi   La forma a uovo dovrebbe essere un passaggio fondamentale in protesi

 

Ogni qualvolta in protesi si fa un ponte ovvero due o più pilastri che supportano una struttura a sostituire uno o più elementi (sospesi) questi dovrebbero avere una forma per la parte a contatto con la gengiva che deve essere CONVESSA. Questa forma prende per la somiglianza il nome di forma a UOVO. L'intimo contatto con la gengiva e la forma convessa oltre ad un'estetica superiore, consentono un mantenimento igienico dei manufatti molto più facile; qualsiasi altra forma protesica o da lo stesso livello di estetica ma non di mantenimento dell'igiene o da un ottimo livello di mantenimento dell'igiene ma con un'estetica disastrosa.

Leggi tutto: La forma a uovo dovrebbe essere un passaggio fondamentale in protesi

Di questi tempi vanno molto di moda le realtà che offrono ai pazienti trattamenti di altissima qualità a tariffe di assoluta convenienza che tradotto in parole povere potrebbe essere metaforicamente riassunto con il noto proverbio "aver la botte piena e la moglie ubriaca". Di fronte a queste massicce campagne di marketing odontoiatrico l'unica risposta deontologicamente seria e corretta è quella di rendere informati i pazienti sì che possano fare delle scelte per lo meno consapevoli; da qui la necessità di fare delle considerazioni a "voce alta".

Prima considerazione: l'Odontoiatria è una professione di altissima precisione e come tale richiede tempo, Elevata specializzazione, conoscenza delle tecniche e dei materiali, controllo di qualità nelle procedure. In poche parole fare Odontoiatria di bassa qualità è relativamente facile di qualità invece è estremamente difficile.

Seconda considerazione: Ogni paziente è diverso dall'altro, la terapia non può essere la stessa per tutti ma va personalizzata e studiata sia dal punto di vista clinico che delle tecniche utilizzate. Per fare un esempio pratico la velocità dei processi di guarigione post chirurgia parodontale tra un fumatore e un non fumatore avviene con un ritardo di circa un mese nel fumatore a parità di chirurgia; la scelta della tecnica chirurgica deve tener presente quindi questo fattore discriminante.

Leggi tutto: Considerazioni a voce alta

  Analisi di un fallimento annunciato  

 

L'occasione per fare l'analisi è stata data da un rovinoso fallimento protesico presentatosi in studio, un'emergenza dove la richiesta era quella di poter ricementare un lavoro eseguito presso altra struttura che si era scementato. La reale situazione clinica e non quella apparentemente percepita dal paziente è apparsa da subito piuttosto evidente come l'impossibilità di accontentare il malcapitato.

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E’ quanto emerge da una ricerca presentata al 61° Congresso scientifico dell’Andi

Più del timore di incappare in qualche problema può la crisi: 3 italiani su 4 infatti hanno ben presenti i rischi che corrono rivolgendosi ai falsi dentisti, ma pensano che questa scelta si faccia comunque “per risparmiare”.

E’ quanto emerge da una ricerca presentata al 61° Congresso scientifico dell’Andi (Associazione Nazionale Dentisti Italiani), svoltosi a Roma, sull’abusivismo nella professione odontoiatrica. Dal sondaggio, effettuato in cinque città campione – Bari, Milano, Napoli, Palermo e Roma – sono emersi alcuni dati interessanti. Alla domanda “Sa cosa sono i falsi dentisti?” il 75% degli intervistati ha risposto affermativamente, segno che il problema è conosciuto.

Identica percentuale in relazione alla domanda “Sa cosa rischia facendosi curare da un falso dentista?”. La maggior parte dei cittadini interpellati (78%) ha poi affermato di non conoscere chi si cura da un dentista abusivo (solo il 14% ha risposto affermativamente).

Leggi tutto: Falsi dentisti: 3 italiani su 4 conoscono i rischi ma ci vanno per risparmiare

Dottore mi deve risolvere un problemino...

 

Altro articolo scaturito da una situazione reale accaduta in studio e dalla esigenza di raccontarlo nella speranza che qualche "volenteroso" decida di leggere e magari di spargere il verbo ….

In realtà questa non è un singolo episodio ma la classica goccia che fa traboccare il vaso…

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abitudini  

Quando si parla di denti, tutti sappiamo o dovremmo sapere che la prevenzione è fondamentale: dentifricio, spazzolino e filo interdentale, tutti i giorni, dopo i pasti principali, dovrebbero essere la norma. Ci sono però situazioni particolari a cui non viene spontaneo pensare sotto forme di cause di problemi ai denti tra le più diffuse nel dettaglio:

  1. Mordicchiare oggetti - Che siano le unghie, il cappuccio della penna o magari le stanghette degli occhiali, se è un’abitudine troppo insistita (basta già mezz’ora al giorno) diventa un fattore di rischio concreto per l’usura dentale.
  2. Lo spuntino di mezzanotte - La classica “spaghettata” o anche solo un dolce o uno snack, mangiare a diverse ore di distanza dalla cena aumenta il pericolo di soffrire di problemi dentali. Lo ha dimostrato uno studio danese, secondo cui la causa starebbe nella saliva, che durante la notte tende ad asciugarsi e non riesce più a rimuovere il cibo dai denti.

    Leggi tutto: Denti: abitudini a rischio

 

 

Anche questo articolo è scaturito da una situazione reale accaduta in studio e dalla esigenza quindi di tentar di fare un po' di chiarezza...

Tardo pomeriggio, paziente in emergenza telefona e chiede appuntamento per un problema di natura protesica su impianti eseguiti presso una struttura appartenente ad una catena di cliniche molto pubblicizzata.

Una volta in studio il paziente si presenta con una cartella dove sono registrati i dati relativi alle misure e diametri degli impianti utilizzati e alla sequenza operativa (numero di sedute) che si sono rese necessarie per portare a termine il lavoro finale. Questa cartella era preceduta da un pieghevole con la presentazione della "Carta dei Servizi" della Struttura. La Carta dei Servizi è quel documento nel quale viene spiegato cosa viene fatto nella Struttura e chi lo esegue. Già dalle prime righe il trionfo del marketing: "Nelle nostre cliniche ci avvaliamo della collaborazione di medici altamente qualificati, specialisti scelti sulla base delle loro comprovate esperienze". Altamente qualificati? Altamente perché sono alti, dei corazzieri? Perché i loro titoli arrivano dall'alto? Comprovate esperienze? Da chi? Nessun riferimento accademico, niente... "Solo materiali certificati CE" Perché in Italia si possono utilizzare materiali che non siano CE? "Specializzati in implantologia orale" e qui è impossibile non dire che hanno "sbracato" quando spiegano perché scegliere questa branca dove loro sono altamente specializzati: è estetica, è sicura e permanente con il 98% di successi.

Leggi tutto: Garanzia a vita (tutti PINOCCHI)...

Prevenire è meglio che curare  

Denti e gengive hanno bisogno di essere curati perché i denti sani, non solo fanno sentire e apparire meglio, ma permettono di mangiare e parlare in modo corretto. Una buona salute orale è importante in generale per tutto l'organismo. L'igiene preventiva giornaliera, che include l'uso dello spazzolino e del filo interdentale, aiuta a tenere sotto controllo i problemi prima che questi peggiorino; è molto meno costoso e doloroso prendersi cura quotidianamente dei propri denti che trascurarli e farli aggravare.

  • Il 61.4% della popolazione adulta in Italia non è andata dal dentista durante gli ultimi 2 anni
  • Il 27.7% degli italiani lava i denti meno di due volte al giorno
  • Il 36.2% sono preoccupati riguardo il problema della carie, il 63,8% non lo sono
  • Il 28.8% sono preoccupati riguardo la caduta dei propri denti, il 71,2% non lo sono

    Leggi tutto: Prevenire è meglio che curare

 

 

L'esigenza di scrivere questo articolo è scaturita dopo che qualche paziente mi ha fatto la richiesta di rimuovergli tutti i denti per sostituirli con protesi su impianti!

Il peggior marketing odontoiatrico ha trionfato, il male dei nostri giorni il male del tutto e subito del "non ho tempo da perdere" del "veloce e bene a impatto zero" si è insinuato nell'immaginifico collettivo. Purtroppo tutto questo altro non è che uno dei tanti esempi di decadenza delle arti a cui stiamo assistendo, tempi "bui" tempi in qui la spinta "commerciale" si sta progressivamente sostituendo alla valutazione medica, alla analisi della situazione clinica e alla proposta del piano di trattamento dopo una attenta valutazione dei vantaggi e degli svantaggi.

Leggi tutto: Mi tolga tutti i denti voglio gli impianti dentali…

Errori più frequenti nell'esecuzione delle manovre di igiene orale  

Non Lavare i Denti Abbastanza a Lungo

La totalità delle società scientifiche è concorde nell’indicare 2 minuti il tempo minimo che si dovrebbe impiegare per poter essere in grado di eseguire correttamente le manovre di igiene orale; passiamo almeno 2 minuti a lavarci i denti? La maggior parte delle persone ci mette molto di meno e in questo modo non può pulire adeguatamente. Un possibile suggerimento utile, cronometrare i minuti di spazzolata.

Non Guardare Quello Che Si Sta Facendo

E' facile distrarsi mentre ci si lavano i denti: si guarda da un’altra parte, si cammina per il bagno, si pensa a tutt’altro. Eppure bisognerebbe concentrarsi attentamente sulla spazzolata e guardare dove si sta passando lo spazzolino. Se non si guarda è facile saltare dei punti e non spazzolare bene tutta l’arcata dentale, causando quindi la comparsa della placca, del tartaro e dei batteri.

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Recentemente nella trasmissione "MI MANDA RAI TRE" è stato affrontato il tema dei trattamenti odontoiatrici a basso costo in quelle strutture che stanno sorgendo un po' dappertutto spinte dal martellante marketing della massima qualità al prezzo più basso.

Leggi tutto: Turismo dentale

Corretta esecuzione delle manovre di igiene orale  

Come Spazzolare i Denti

Lo spazzolamento orizzontale deve essere limitato solo alla superficie occlusale dei denti sia superiori che inferiori non a tutte le superfici come fanno praticamente tutti. Sulle superfici laterali (interna o linguale, esterna o vestibolare) Il movimento deve partire dalla gengiva e passare verticalmente sul dente, in modo da eliminare al meglio i residui di cibo. Per quanto riguarda l’arcata superiore lo spazzolino deve partire dalla gengiva superiore e andare verso il basso, mentre durante il lavaggio dell’arcata inferiore lo spazzolino deve partire dalla gengiva e andare verso l’alto. Il tempo che la totalità delle associazioni scientifiche del settore danno come minimo per poter eseguire tutte le manovre di igiene è 2 minuti. La forza esercitata durante lo spazzolamento non deve essere eccessiva, ma di media intensità.
Va pulita regolarmente anche la superficie dorsale della lingua rimuovendo detriti cellulari e residui di cibo responsabili pure loro della formazione della placca

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Quali sono i dieci consigli utili per capire se la vostra corona protesica ha qualche problema?
La qualità spesso non viene percepita, ma come riconoscere la "non qualità"?

Ritocchi occlusali

Uno dei problemi più difficili da affrontare in tutti i campi per chi vuole fare lavori di "qualità" è quello di farlo capire all'utente finale, cliente o paziente che sia.

Leggi tutto: 10 utili consigli per capire se la vostra corona protesica ha qualche problema

Si può prestare fede alle pubblicità che promettono "denti fissi in un solo giorno"? Considerazioni  

Attualmente gli orientamenti scientifici e quello che è il “mercato” non danno sempre le stesse indicazioni; Il carico immediato degli impianti appena inseriti con un ponte fisso provvisorio, senza attendere il periodo di guarigione, offre al paziente considerevoli vantaggi come masticazione molto più facile durante la fase di guarigione, finalizzazione tra protesi provvisoria e definitiva molto rapida e addirittura alle volte senza la fase provvisoria, notevole risparmio di tempo e denaro ma questi indubbi vantaggi nell’immediato poi spesso si vanno a pagare alla lunga.

Una considerazione fondamentale va fatta in merito appunto alla differenza tra un “manufatto” artificiale (impianto) e un “manufatto” biologico (elemento dentale); quest’ultimo sarà sempre e comunque il punto di riferimento e quindi gli sforzi che

Leggi tutto: "Denti fissi in un solo giorno". E' possibile? Considerazioni

Ritorniamo molto volentieri sull'argomento che abbiamo già affrontato precedentemente perché FINALMENTE una Società Scientifica ha preso posizione in merito a questo argomento anche in Italia; la Società Scientifica in questione è la SIdP ovvero la Società Italiana di Parodontologia e Implantologia.

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La questione è sempre la stessa: il Laser in Parodontologia è un presidio che permette di curare la malattia parodontale più efficacemente o no? (La malattia parodontale comunente chiamata PIORREA è quella patologia che se non trattata porta inevitabilmente alla caduta dei denti a causa della progressiva perdita dell'osso in cui sono "fissati").

Leggi tutto: Il laser per curare piorrea e malattie parodontali. Realtà o mito? (parte seconda)

I pazienti sono in grado di capire la qualità di un trattamento? Considerazioni  

Il testo di seguito riportato è un estratto dell'artricolo "Asimmetria informativa nella relazione tra dentista e paziente" scritto dal Dott. Gabriele Vassura e pubblicato integralmente a questo link: dentistamanager.it/asimmetria-informativa-dentista-paziente

 

Molti colleghi sono ancora convinti che essere dei bravi dentisti sia sufficiente per essere riconosciuti come tali e anche per avere successo nella professione. Ebbene questo convincimento purtroppo ai giorni nostri è pura illusione, profondamente sbagliato, con buona pace per i sani insegnamenti dei nostri nonni anche se assolutamente corretti.

L’espressione “la qualità prima o poi paga” con cui siamo cresciuti, è una favola che ci hanno raccontato e ci raccontiamo per poter sperare nel futuro e per allontanare il sospetto che le forze del male, qualche volta, possano anche prevalere sul bene.

Nel contesto sociale in cui operiamo, visto il costante bombardamento mediatico e data la mostruosa mole di messaggi veicolata dalla rete, si dovrebbe opportunamente modificare la frase in “la qualità percepita prima o poi paga”.

Leggi tutto: I pazienti sono in grado di capire la qualità di un trattamento? Considerazioni

Un genitore accompagna il proprio figlio in studio per un controllo, la volta prima neanche se lo ricorda quando è stata tanto cosa vuoi che sia, la bocca sembra a posto, al massimo è un buchetto roba da pochi minuti…..

Molare che presenta una carie…         Radiografia del molare con la carie…
Molare che presenta una carie…   Radiografia del molare con la carie…
     

In bocca c'è solo qualche segnetto nero e basta…. a suo giudizio. Lo specillo si pianta su quel solchetto annerito, spieghi al genitore che lì c'è una carie e che sarebbe meglio fare una radiografia endorale giusto per vedere meglio la situazione.

Leggi tutto: La CARIE, prevenire è meglio di curare…

Le gomme da masticare non sostituiscono lo spazzolino  

L'Authority sanziona per 180mila euro complessivi la compagnia Perfetti Van Melle, a cui appartengono alcuni dei principali prodotti sul mercato. Negli spot "i chewing gum vengono accostati allo spazzolino e accreditati come idonei a garantire l'igiene orale". Ma è "pubblicità ingannevole"

Da: Redazione Il Fatto Quotidiano | 2 settembre 2013

Multe alle gomme da masticare per “pubblicità ingannevole”. Lo ha deciso l’Antitrust, che ha deliberato per Perfetti Van Melle Italia e a Perfetti Van Melle una sanzione pecuniaria rispettivamente di 150mila euro e 30mila per pratica commerciale scorretta in relazione ai prodotti Happydent, Vivident, Daygum, Mentos, Chewing gum allo xilitolo. E’ quanto si legge nel bollettino dell’Autorità diffuso oggi in relazione al “Regolamento sulle procedure istruttorie in materia di pubblicità ingannevole e comparativa, pratiche commerciali scorrette, clausole vessatorie”.

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L'esigenza di scrivere a proposito è scaturita dopo una conversazione con un medico radiologo paziente dello studio che confermava la tendenza all'aumento di una serie di patologie sistemiche legate alla presenza di infezioni nella bocca.
Il numero di persone che si va a far vedere regolarmente dal dentista è in calo purtroppo per i ben noti problemi legati alla congiuntura economica, quelli che si vanno a far vedere lo fanno il più delle volte solo quando hanno male e anche nel caso solo per eliminare il problema specifico trascurandone magari altri alle volte anche più importanti. Pazienti con problemi parodontali non trattati o trattati frettolosamente con l'estrazione dei denti compromessi e rimpiazzati con impianti ma senza affrontare il problema parodontale in primis; pazienti con granulomi che non si fanno curare perché "per adesso aspetto tanto non mi fa male"; pazienti con carie distruttive e denti da estrarre che però non fanno male; tutto ciò ha portato ad un aumento importante delle infezioni croniche presenti nel cavo orale e queste a loro volta sono fonte di possibili infezioni sistemiche.

Leggi tutto: Conseguenze di una infezione in bocca

10 regole per scegliere il dentista  

Gli italiani vanno sempre meno dal dentista. Complice la crisi e, quindi, la necessità di tirare la cinghia anche quando di mezzo c’è la salute, i dati parlano chiaro. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio di UniSalute (la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria) circa la metà degli italiani afferma di non aver fatto alcun controllo negli ultimi 12 mesi. Tendenza confermata, per altro, dalle stime fornite dall’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) che riferisce una riduzione del lavoro degli odontoiatri relativa al 2011 del 10-20% rispetto all’anno precedente (sono stati spesi tra i 675 milioni e 1 miliardo e 350 mila euro in meno del 2010, anno già difficile). Come destreggiarsi allora nella scelta dell’odontoiatra quando di soldi da spendere sono sempre meno? Come evitare errori nella scelta? Lo abbiamo chiesto al professor Franco Santoro, direttore della Clinica Odontoiatrica dell’Università degli Studi di Milano che stila 10 regole da seguire per non sbagliare.

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