Il laser per curare piorrea e malattie parodontali. Realtà o mito?

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Tra virgolette, ed evidenziato in colore blu, il testo di una delle tante pubblicità che si possono trovare sull’argomento che riguarda il laser e il trattamento della malattia parodontale:

"Il laser è uno strumento che negli ultimi anni ha grandemente migliorato l'approccio del dentista alle malattie della bocca soprattutto grazie alla minor invasività e maggior comfort per il paziente al quale viene procurato meno stress. 

La piorrea assieme alle altre malattie delle gengive e dell'osso di supporto dei denti sono la principale causa di perdita dei denti, più della carie. La causa principale è il tartaro e i batteri in esso contenuti che causano un'infiammazione cronica dei tessuti di sostegno dei denti con conseguente retrazione degli stessi. E' un processo a-sintomatico che perciò procede senza che il paziente se ne accorga o sia abituato ai sintomi, dandoli per "normali": sanguinamento delle gengive, alito cattivo, rossore, gonfiore.

Tradizionalmente la piorrea viene curata e prevenuta con le pulizie del tartaro e con pulizie più approfondite che richiedono l'anestesia o piccoli interventi chirurgici di gengiva od osso affetti con punti di sutura e conseguente gonfiore.

Nel nostro studio abbiamo ridotto al minimo se non eliminato questo approccio. La terapia mini-invasiva che noi mettiamo in atto invece, oltre le pulizie del tartaro tradizionale per eliminare fisicamente i calcoli di tartaro, utilizza la terapia laser, che si dimostra essere più delicata ed efficace.

Il laser infatti, introdotto negli spazi gengivali (tasche parodontali) ha un triplice effetto:

  • potente disinfettante che distrugge i batteri responsabili del tartaro e dell'infiammazione.
  • biostimolante, ovvero andando ad agire sulle cellulle delle nostre mucose promuove la loro duplicazione e rinnovo con riparazione.
  • antinfiammatorio, perchè la luce laser inibisce la produzione da parte del nostro sistema immunitario delle prostaglandine , responsabili dell'infiammazione e dolore."

Con questo articolo ben lungi da noi voler dire che il laser non trovi delle indicazioni in odontoiatria, è che queste indicazioni per adesso sono precise e tra queste non rientra il trattamento della malattia parodontale. Il laser nella malattia parodontale si potrebbe considerare al MASSIMO un TRATTAMENTO COADIUVANTE della stessa e NON LA TERAPIA in quanto alla base di tutto c’è la rimozione del tartaro presente in profondità e questo può essere fatto solo per visione diretta purtroppo previa chirurgia; al momento vi sono poi anche molte perplessità riguardo alla stessa azione coadiuvante.

Le indicazioni riconosciute per l’utilizzo del laser in parodontologia sono le seguenti:

• Gengivoplastica
• Gengivectomia
• Rimozione di neoformazioni
• Frenulectomia
• Biopsie incisionali ed escissionali
• Incisione e drenaggio di raccolte ascessuali
• Disinfezione e biostimolazione superfici radicolari e tessuti molli

Qui di seguito alcuni lavori della recente lettura mondiale dove per comodità riportiamo tradotte solo le conclusioni:

"l’uso del Laser a Diodi come terapia coadiuvante alla terapia parodontale non chirurgica non ha dato prova di portare alcun beneficio clinico addizionale. Basandosi sui risultati analizzati non si ritrovano raccomandazioni cliniche per l’utilizzo del Laser a Diodi in associazione alla tradizionale terapia parodontale non chirurgica di detartraggio e levigatura delle radici (scaling and root planing)."

Tratto dal lavoro: "Effectiveness od diode laser as adjuntive therapy to scaling root planning in the treatment of chronic periodontitis: a meta-analysis." Sgolastra F, Severino M, Gatto R, Monaco A, Laser Med Sci (2013) 28:1393-1402

Dalla revisione sistematica di 416 lavori scientifici originali:

"L’utilizzo del Laser a Diodi in associazione alla tradizionale terapia parodontale non chirurgica di detartraggio e levigatura delle radici (scaling and root planing) ottiene gli stessi risultati della terapia tradizionale da sola. Questa revisione sistematica della letteratura non conferma la validità della terapia Laser in aggiunta alla tradizionale terapia parodontale non chirurgica di detartraggio e levigatura radicolare."

Tratto dal lavoro “The effect of the thermal diode laser (wavelength 808-980 nm) in non-surgical periodontal therapy: a systematic review and meta-analysis” Slot DE, Jorritsma KH, Cobb CM, Van der Weijden FA Journal Clinical Periodontology 2014; 41: 681-692

Altra revisione sistematica della letteratura mondiale:

"In conclusione la nostra revisione della letteratura mette in evidenza che non esiste alcun vantaggio clinic tra Er:YAG Laser e tradizionale terapia parodontale non chirurgica di detartraggio e levigatura delle radici (scaling and root planing) nel trattamento della parodontopatie croniche con follow-up a tre mesi.”””

Tratto dal lavoro "Er:Yag laser versus scaling and root planing as alternative or adjuvantfor chronic periodontitis treatment: a systematic review" Zhao Y, Tao L, Nie P, Tang Y, Zhu M Journal Clinical Periodontology 2014; 41: 1069-1079

Nel trattamento quindi della malattia parodontale la letteratura scientifica mondiale non valida l’utilizzo del laser nelle forme più avanzate (tasche profonde) ma sembra essere particolarmente scettica anche nel trattamento delle forme più lievi e/o moderate.

"Il gold standard rimane allo stato attuale delle conoscenze scientifiche il più tradizionale detartraggio e levigatura delle radici (scaling and root planing)."

Tratto dal lavoro "Periodontal debridment: still the treatment of choiche" Connie L Drisko J Evid Base Dent Pract 2014; 14S:33-41

 

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