10 regole per scegliere il dentista
10 regole per scegliere il dentista  

Gli italiani vanno sempre meno dal dentista. Complice la crisi e, quindi, la necessità di tirare la cinghia anche quando di mezzo c’è la salute, i dati parlano chiaro. Secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio di UniSalute (la compagnia del gruppo Unipol specializzata in assistenza e assicurazione sanitaria) circa la metà degli italiani afferma di non aver fatto alcun controllo negli ultimi 12 mesi. Tendenza confermata, per altro, dalle stime fornite dall’Andi (Associazione nazionale dentisti italiani) che riferisce una riduzione del lavoro degli odontoiatri relativa al 2011 del 10-20% rispetto all’anno precedente (sono stati spesi tra i 675 milioni e 1 miliardo e 350 mila euro in meno del 2010, anno già difficile). Come destreggiarsi allora nella scelta dell’odontoiatra quando di soldi da spendere sono sempre meno? Come evitare errori nella scelta? Lo abbiamo chiesto al professor Franco Santoro, direttore della Clinica Odontoiatrica dell’Università degli Studi di Milano che stila 10 regole da seguire per non sbagliare.

1. Non cadere nella trappola del turismo odontoiatrico verso i paesi dell'Est.

Un viaggio in Croazia con la promessa di rimettere in sesto la bocca in breve tempo e con una spesa irrisoria? Meglio lasciar perdere, infatti nella maggior parte dei casi i lavori vengono eseguiti in maniera frettolosa e con materiali scadenti. Poi, in caso di problemi, a chi ci si rivolgerà? Non si può certo tornare ogni volta in Croazia!

2. Rivolgersi a un odontoiatra che sia veramente tale.

Come? Verificando che sia iscritto all’ordine dei medici e degli odontoiatri (www.fnomceo.it, ricerca anagrafica). Così non si rischia di avere a che fare con un dentista “abusivo”.

3. Stare attento al livello di igiene generale.

Dalla pulizia dei locali, alla poltrona sulla quale ci si siede, al fatto che il medico indossi guanti e mascherina e, soprattutto, utilizzi un kit per la visita personalizzato (quindi sterilizzato e imbustato), che viene aperto ex novo davanti al paziente.

4. Valutare l’importanza che il dentista dà all’igiene orale del paziente.

Il dentista che si informa sul nostro livello di igiene orale quotidiana e ci consiglia di conseguenza, non deve essere percepito come un noioso odontoiatra che non sa fare altro che “scocciarci”. Anzi, è proprio questo l’atteggiamento di un professionista serio che ha a cuore la tua salute orale e la durata dei tuoi manufatti protesici.

5. Non lasciarsi sedurre da proposte miracolose.

L’odontoiatra che ci promette il miracolo e cioè, per esempio, una bocca fantastica con denti smaglianti, deve destare sospetto, soprattutto se ci promette una soluzione del tutto indolore in tempi rapidissimi. Ci sono protocolli che indicano la durata minima dei trattamenti in funzione di problematiche legate alle tecnologie adottate e ai tempi biologici di risposta. In quasi tutte le situazioni non si può pretendere una cura troppo veloce. Si tratta solo di uno specchietto per le allodole.

6. Controllare che il dentista usi le giuste attrezzature.

Il dentista deve effettuare le prestazioni di tipo restaurativo come le otturazioni, le devitalizzazioni e la cementazione delle protesi adesive utilizzando la diga in gomma. Anche se un po’ scomoda per il paziente, garantisce migliori risultati, più duraturi nel tempo.

7. Non farsi incantare.

Uno studio ben arredato e l’aspetto accattivante del medico o dell’assistente di poltrona sono dettagli piacevoli ma non bastano a valutare la qualità. Sono parametri di tipo emotivo che spesso fanno presa sulle persone (più di quanto si pensi), ma nulla hanno a che vedere con la professionalità dell’odontoiatra o con la serietà dello studio medico.

8. Pretendere che venga stilato un preventivo chiaro e dettagliato.

Se l’odontoiatra ti appare confuso e impreciso, cambia professionista. La spiegazione deve essere sempre chiara ed esaustiva con risposte ad eventuali dubbi.

9. Diffidare di preventivi eccessivamente bassi.

Se sono fuori mercato significa che nascondono qualche trappola e di sicuro i materiali usati saranno scadenti, con annessi rischi per la salute e durata dubbia nel tempo delle terapie proposte. Quindi alla fine spenderai di più.

10. Per risparmiare scegli soluzioni temporanee ma effettuate con serietà e professionalità.

Si può, per esempio, rinunciare all’implantologia, se ritenuta eccessivamente costosa, per una soluzione temporanea come lo scheletrato, e cioè una protesi mobile. Poi appena le risorse economiche lo permetteranno si adotteranno soluzioni più sofisticate.